Vai alla presentazione del romanzo

Vai alla pagina con l'elenco degli e-book di Guido Pagliarino

Vai alla pagina LIBRI CARTACEI di Guido Pagliarino editi dopo l'anno 2001

RECENSIONE DI PIERO GIORGI AL LIBRO

"Universi Mondi, racconti"

sulla rivista cartacea quadrimestrale Future Shock, 2° trimestre. giugno 2017

GUIDO PAGLIARINO, Universi mondi, Tektime, 2017, pp.115, libro € 9,90, e-book € 2,99

Recensione

Pubblicato nel 2017 da Tektime, Universi mondi è un’antologia di otto racconti di varia lunghezza scritti, come precisa lo stesso autore nella breve introduzione, tra il 1991 e il 2017. Guido Pagliarino, narratore, saggista e poeta, laurea in Economia e Commercio presso l’Università di Torino, ci presenta racconti nei quali inserisce termini di stampo tipicamente fantascientifico come stringhe vibranti multiuniversali, universi paralleli, Terre alternative, buchi neri e buchi temporali, teletrasporto, inframmettenze interdimensionali, mondi pluridimensionali, cyborg, e alieni, rendendo in tal modo i racconti stessi appetibili anche per coloro che non amano fantascienza. Elemento che accomuna le otto storie è anche la presenza della sorpresa finale, ben congegnata ed efficace, che ovviamente non viene rivelata ai lettori di questa recensione, così come ben congegnata è la short-short-story di stampo browniano che conclude l’antologia. Il primo racconto, La Buona e la Cattiva Scienza, narra le vicende di un eminente professore universitario di diritto pubblico al quale viene diagnosticato l’insorgere precoce di una malattia neuro degenerativa. Mentre in una stanza della sua abitazione-studio legale sta rimuginando sul triste destino che lo attende, cioè un ricovero permanente in una casa di riposo, ode una voce provenire dall’interno della stanza stessa. Dopo alcuni attimi di sorpresa e di incredulità, si trova a parlare con un essere che dice di abitare su un pianeta simile alla Terra ma situato in un altro universo. L’esimio professore, continua la voce dell’alieno, dovrà perorare la causa di quelli della sua specie presso la Corte di Giustizia dell’Aia, per riabilitarli. In tempi lontani, infatti, essi hanno visitato la Terra, e a causa del loro aspetto mostruoso hanno fatto nascere, ingiustamente, le leggende sugli orchi divora-umani. In cambio, conclude l’alieno, lui può guarire subito il professore dal morbo che lo affligge. Il professore, ovviamente, accetta senza pensarci su, e l’alieno si mostra: forma umanoide, pelle rossa a macchie e ricoperta con scaglie da rettile, dieci breve corna verdognole sulla fronte ed altre mostruosità da … orco. Ma c’è la sorpresa finale… Nel secondo racconto, I due universi mondi di F, un giovane vende l’anima al diavolo, in cambio ottenendo ricchezza e potere, ma anche … Tempo galantuomo narra di un appassionato di parapendio che precipita durante un volo malriuscito. Quando si risveglia dal coma sono passati ben quarant’anni, ma secondo lui l’incidente è avvenuto solo il giorno prima. Tutta colpa di un buco temporale? Dolce Morte affronta il tema dell’eutanasia degli anziani, un metodo efficace per … togliersi di torno persone ormai non più utili. Una droga induce in loro dei sogni, alla fine del quali sopraggiunge la morte, per troppo piacere o per troppa paura. Fate attenzione a non essere coinvolti in incidenti stradali! Come raccontato in L’ottima sanità pubblica, l’ambulanza arriverà in fretta, e anche se non avrete subito seri danni sarete portati in ospedale per tutti gli accertamenti del caso. Ma perché, poi, di voi incidentati si perde ogni traccia? Più nessuno credeva alla triade capitolina si svolge nell’anno 2083, quando i condannati all’ergastolo possono chiedere, in alternativa alla tradizionale detenzione (le carceri sono ormai paurosamente affollate!), di essere destinati ad un soggiorno penale rapido sull’Alter Terra dell’ottava dimensione, volgarmente detta "Terra degli Incubi". E se si chiama così, ci sarà pure un motivo! Il penultimo racconto, Donna, anzi cyborg, è ambientato in un imprecisato ma non lon tano futuro, quando sono ormai comuni le donne cyborg, perfetti robot in grado di svolgere alla perfezione le mansioni casalinghe ma anche quelle di fedeli vice-mogli. Lina 345810 B, il cyborg del racconto, si sente offesa per i continui rimproveri che le rivolge il padrone, un uomo brutto e vecchio che sfoga su di lei tutte le proprie frustrazioni e che la chiama "cretina" decine di volte al giorno. Che fortunata, invece, la sua collega Lina 422299 B della casa accanto, che ha un padrone giovane, bello e gentile, e che le chiede solo di fare la casalinga, senza … obblighi aggiunti. Esasperata, Lina 345810 B comincia a covare pensieri di ribellione verso l’odioso padrone, anche se ciò vorrebbe dire, lo sappiamo (se siamo lettori abituali di SF!) contravvenire alle tre leggi della robotica. E quando il momento propizio si presenta, una sera, mentre è a letto e il padrone dorme, chi è ad avere la meglio: la sua esasperazione o… il dott. Asimov? Ed ecco l’ultimo racconto dell’antologia, Questione di prospettiva, sottotitolo Omaggio a F.B., cioè Fredric Brown, del quale ogni appassionato di SF conosce il famosissimo racconto-lampo Sentinella (Centry), che qui Pagliarino ci presenta in una interessante variante. E coloro che, non leggendo SF, non lo conoscono? Bèh, un consiglio: se lo vadano a leggere. In definitiva, un’antologia di racconti, con una opportuna varietà di temi, in grado di offrire al lettore un paio d’ore di piacevole lettura.

Piero Giorgi