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UN ESTRATTO DEL PARERE DI LETTURA DI SIMONA MICALI DELL'AGENZIA LETTERARIA STUDIO NABU DI FIRENZE SU "UN'INDAGINE DEL '500", ROMANZO DI GUIDO PAGLIARINO, ALLORA ANCORA INEDITO E POI PUBBLICATO CON PROSPETTIVA EDITRICE
Da:
Studio Nabu <info@studionabu.it> Caro signor Pagliarino, è finalmente arrivata la nuova scheda di lettura di Un’indagine del ‘500, mentre io sono riuscita a dare un’occhiata consistente al suo Il vangelo scomparso [1]. Del romanzo, la nuova lettura ha confermato quello che mi ricordavo essere stato anche il mio giudizio quando 1'avevo letto (ma ho pensato fosse comunque meglio farlo rileggere, per evitare che le dicessi cose errate a causa del cattivo ricordo). Il suo romanzo è un interessante miscuglio di qualità letterarie e difetti commerciali. È un romanzo ironico, intelligente, con un'attenta costruzione psicologica e una intelligente ricostruzione dell’ambientazione, compresa quella linguistica (intelligente perché ugualmente distante dalla noiosa pignoleria come dalla faciloneria ostentata). Dall’altro lato, però, Un’indagine del ‘500 presenta anche una serie di carenze da un punto di vista strettamente commerciale: personaggi e situazioni sono sempre assai verosimili, e altrettanto si può dire della trama, che non eccede mai in svolte troppo brusche allo scopo di sbalordire il lettore; la narrazione e sempre piuttosto pacata, in perfetto accordo quindi con la voce narrativa prescelta; inoltre, tutti gli ingredienti potenzialmente attrattivi (stregoneria, sesso, violenza, giochi di potere, ecc.) sono trattati in maniera molto equilibrata, quasi “illuministica”, senza mai cedere all'esagerazione, e anzi cercando di conservare la massima obiettività. Come noterà facilmente, tutti i difetti imputabili al suo romanzo non solo non sono tali in assoluto, ma addirittura, sotto certi punti di vista, potrebbero essere considerati dei pregi (serietà, misura, verosimiglianza), ma questo non vuole dire che non peserebbero gravemente a sfavore dell'opera in sede di giudizio editoriale […] Il discorso è piuttosto simile a proposito del Vangelo scomparso. […] Bisognerebbe cercare un dignitoso compromesso, la collana giusta dell’editore giusto. […] Mi sembra più giusto, quindi, lasciarla libero di seguire le strade che riterrà più opportune.[2] La ringrazio comunque per la fiducia che ci ha dimostrato. Un cordiale saluto. Simona Micali [1]“Il Vangelo perduto” è stato pubblicato su Internet a cura dell’autore Guido Pagliarino (V. http://www.pagliarino.com/letterario/vangelo_perduto/vangelo_perduto.htm ). [2] Il romanzo è stato pubblicato a stampa nel febbraio 2002 con la Prospettiva editrice, per iniziativa dell’autore che ha mantenuto i diritti per eventuale nuova pubblicazione. |
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OSSERVAZIONE DELL'AUTORE Mi pare che questo schietto parere di lettura di Simona Micali, dell'ottima agenzia letteraria Studio Nabu, che ringrazio pure perché a me non chiese alcun contributo economico, a differenza di quanto è usuale, dimostri ancora una volta la quasi impossibilità, per un testo di buon valore letterario scritto senza fini commerciali, di accedere alla principale editoria, rivolta evidentemente solo a operazioni strettamente economiche per mero lucro e non - anche - a sostenere l'arte letteraria (v. in merito una mia nota pubblicata a suo tempo su La Stampa - Tuttolibri). Guido Pagliarino
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Sui libri pubblicati da Prospettiva editrice nella collana "I ridotti" non spettano all'autore percentuali sulle vendite. Per contro, i diritti restano all'autore stesso. Il © e i diritti di ristampa con altri editori su questo romanzo appartengono a Guido Pagliarino. |