La prima recensione al mio primo libro di poesie - che nostalgia! - pur se il recensore, essendo un economista e critico di costume, non un critico letterario, non s'era pronunciato sul valore dell'opera:

(Da "Il Giornale", allora ancora "Il Giornale nuovo" detto "di Montanelli") (*)

Giovane laureato in economia e poeta debuttante è Pagliarino, il quale ha scelto come titolo ai suoi versi un richiamo alla "società aperta" di Popper. Che ciò non sia casuale me lo fa supporre il contenuto alquanto popperiano nell'elogio del dubbio e della prudenza, nella condanna del fanatismo e dell'estremismo. Mi spiace di non avere compenza per giudicarlo come poeta: trovo quanto scrive piacevole all'orecchio, ma non so se la ragione è che anch'io son popperiano, o che egli ricorre a metri tradizionali e ordinati adatti a un conservatore come me, o se infine e sperabilmente Pagliarino è davvero un poeta d'avvenire. (**)

Sergio Ricossa

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(*) Ho solo più un'ingiallita fotocopia dell'articolo, da cui non risulta la data del quotidiano. L'anno doveva essere il 1979 (o l'80?), dato che la recensione uscì non molto dopo il libro, pubblicato appunto nel '79.

(**) L'opera ebbe due Primi Premi assoluti e fu finalista al "Biella 1980 - sez. opera prima".

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Inoltre il 22/12/79 il libretto fu brevemente segnalato su "La Stampa", pagina Tuttolibri:

Il primo volume di poesie di un autore torinese attivo anche in altri campi artistici (*). Nei suoi testi i paesaggi geografici e sentimentali sono caratterizzati da un'ironia spesso amara.

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(*) Si trattava di cartoni animati, realizzati secondo la tecnica di quel tempo "a passo uno" su pellicola cinematografica Super 8: una faticaccia! Ne era coautore mio fratello Giorgio Pagliarino. I nostri cartoni ebbero vari premi nel settore, tra cui il Primo Premio assoluto alla Prima Edizione del Festival del Disegno Animato di Metz, per il cortometraggio "1+1 ovvero il Pianeta delle Palle" (© 1974) .