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PAOLA MASETTA - RECENSIONE A "UN'INDAGINE DEL '500" NELLA RIVISTA TALENTO N. 61, GENNAIO 2003

GUIDO PAGLIARINO

"Un'indagine del '500"
Prospettiva Editrice - 6,20

UN'iNDAGINE DEL '500

Guido Pagliarino sin dai suoi studi uni-
versitari manifesta un vivo interesse per la
storia delle dottrine economiche e sociali e la storia economica e sociale; dal 1990 poi si avvicina anche alla storia e teologia cristiane.
Ha pubblicato libri di poesia, narrativa e recentemente anche, libri
fantasy.

Questa cultura storica approfondita emer-
ge in tutti i suoi scritti ed anche in questo vo-
lume, non solo nei contenuti ma anche nella
forma, che nonostante il "lei" al posto del
"voi" rinascimentale, richiama in maniera
piacevole la lingua del XVI secolo.
"Un'indagine del
'500" è un breve romanzo
ambientato in un'epoca caratterizzata da iste-
rie religiose e caccia alle streghe, dove la
donna era considerata solo come un oggetto
sebbene fosse sulla bocca di tutti il precetto
cristiano di amare il prossimo chiunque esso
fosse: "non c'è più uomo, non c'è più donna
ma tutti sono uguali davanti a Cristo". Come
spesso accade tra il dire e il fare c
'era una con-
siderevole differenza! La virtù di Guido
Pagliarino è di
essersi calato nella mentalità
del
'500 da bravo storico: "nel guardare al
passato bisogna eliminare, il più possibile, il
sentire contemporaneo, ch
é altrimenti si ri-
schierebbero giudizi astorici" (come l'autore
stesso afferma).

Nel romanzo si racconta di un giudice pon-
tificio che indaga sopra un omicidio e un rapi-
mento, illuminando oscure azioni di perso-
naggi eccellenti. Non mancano i colpi di scena
come un duello con il diavolo in persona, o
persino il sacco di Roma, i filosofi ed i maghi
gnostici, i briganti, i santi e gli indemoniati, in
un'Italia cosi lontana da noi eppure per certi
versi simile. I personaggi che popolano la nar-
razione sono in parte immaginari in parte
realmente vissuti, primo tra tutti il protagoni-
sta che è una reale figura storica, è stato avvo-
cato ma non risulta sia stato giudice pontificio
come invece immagina il nostro autore.

Ad esempio un tema scottante quale è la
pena capitale che oggi per molti e un'atrocità,
nel 1500 era considerata una giusta punizio-
ne: si credeva che 1'assassino pentito scontas-
se con la morte tutti i suoi peccati, ascenden-
do cosi al Paradiso purificato. Per noi con-
temporanei questo è inaccettabile ma gia al-
1'epoca del romanzo c'era chi iniziava a bat-
tersi contro la tortura e la pena di morte, sicu-
ramente un predecessore di Beccaria.

Una lettura ricca di spunti interessanti che
fanno riflettere il lettore su argomenti e situa-
zioni spesso dimenticate.

Questo libro ha recentemente ottenuto il 3°
premio "M. Soldati" e "Città di Torino" 2002.

                        Paola Masetta