Guido Pagliarino,  SPIRITO, ANIMA, PERSONA  dall'antichità greca ed ebraica al mondo cristiano contemporaneo, saggio, edizione cartacea CreateSpace ed edizioni elettroniche Smashwords e Amazon Kindle, 2016

Recensione

 Può sembrare sbalorditivo che nella nostra epoca definita post-moderna, caratterizzata da una forte incidenza del tecnicismo e dello scientismo, soggiogata ai valori dell'immagine e della comunicazione mediatica, facente capo quasi esclusivamente alla sociologia e alle varie branche della psicologia, esaltata da sempre nuove rivendicazioni libertarie (o pseudotali) sul piano valoriale, si possa ancora discutere con una certa veemenza e talvolta con intolleranza di problemi religiosi. Eppure l'intrusione massiccia nella cultura occidentale di ideologie di altra origine, i fenomeni estesi dell'immigrazione di massa proveniente dai Paesi islamici, l'esplodere del terrorismo religioso generatore di angosce e terrore, hanno imposto un rinnovato approccio con i temi legati alla ricerca della verità, al senso della vita, alla richiesta di una luce che aiuti a penetrare il mistero dell'esistenza umana.  Per giungere ad un futuro di pace che comprenda tutti i popoli in un legame di fraternità e di reciproco rispetto occorre conoscersi in profondità, senza approssimazioni né mezze misure, e ridefinire di ogni credo religioso la peculiare identità. La confusione mentale, l'indefinito, l'infarinatura di conoscenze etiche e teologiche non portano da nessuna parte, anzi conducono alla contrapposizione e all'ostinazione del pregiudizio. Guido Pagliarino, da tempo prezioso divulgatore di idee e di concetti religiosi, offrendoci un nuovo saggio sui temi a lui congeniali, intitolato “ Spirito, Anima, Persona” compie un'azione veramente meritoria secondo il pensiero di S.Antonio Rosmini che affermava essere l'opera di più alta carità quella di istruire coloro che non sanno. Nell'Introduzione al saggio lo stesso Pagliarino lo afferma esplicitamente “ non è vero che tutti i credi religiosi, in fondo, s'equivalgono”, ma molte persone non hanno ben presenti le distinzioni”. Volendo presentare un'opera che chiarisca tali distinzioni e abbia una veste espositiva chiara e rigorosa nella semplicità del linguaggio ma irreprensibile sul piano dell'ortodossia teologica, l'Autore esamina i concetti di Anima, Spirito e Corpo partendo dalle loro origini non solo giudaico-cristiane, ma greche considerando che il pensiero filosofico greco è ritenuto da tutti gli studiosi come il presupposto della civiltà occidentale. Questa impostazione di Pagliarino è altamente apprezzabile e c'introduce subito nella tranquillità di avere tra le mani un testo assolutamente corretto nei contenuti ed esauriente nell'indagine, che non tralascia di allargare le fonti dei documenti chiamati in causa. Ancora di più si apprezza la fiducia e la considerazione che l'Autore riserva alla filosofia in quanto tale, nella sua funzione prima di tutto culturale, che prepara la ragione dell'uomo a impostare ragionamenti sensati, consequenziali, e forniti di logica. Oggi la filosofia è diventata lo zimbello deriso di altre “scienze” asservite a poteri politici, economici e lobbistici; ha ceduto le armi e la sua antica dignità annullandosi nel “pensiero debole” poi nel “pensiero unico” e infine nel “ non pensiero”. Oggi non si pensa più ed è per questo che proliferano le fedi nella non-fede (consumismo, buonismo, paranoica richiesta di diritti, deliri di onnipotenza con la pretesa di cambiare le leggi di natura, ecc.). Il fideismo, atteggiamento da scartare anche sul piano religioso, come ci ha insegnato il grande Ratzinger, è pericolosissimo quale fede-surrogata anche sul piano della laicità. Dobbiamo perciò leggere con molta attenzione il saggio di Pagliarino che ci riporta all'inchiesta sull'uomo partendo dalle fondamenta che ha posto l'uomo stesso quando, ai primordi della sua evoluzione civile, si è sforzato di non agire solo secondo il corpo e i sensi, ma di elevarsi a quella voce interiore che lo spingeva ad esaminare la sua parte migliore: l'interiorità. L'excursus lungo il cammino del Cristianesimo riserva una parte importante alla trattazione del legame con la religione giudaica, la religione di Cristo, che Cristo stesso ha perfezionato senza abolirla. In questo modo possiamo prendere coscienza del profondo senso di “fratellanza” che ci mette in rapporto con gli Ebrei “fratelli maggiori” secondo la definizione di S. Giovanni Paolo II. Nel panorama della letteratura storico-culturale-religiosa dei giorni nostri mancava un testo come “Spirito, Anima,Persona” che, senza reticenze, con forza e chiarezza, potesse rimandare il lettore alle antiche domande che nel corso dei millenni hanno condotto il pensiero occidentale ad altissima civiltà, e la Fede cristiana allo splendore dell'incontro con Cristo, l'incontro più umanistico che si possa fare.

Elettra Bianchi