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Guido Pagliarino IL METRO DELL'AMORE TOSSICO romanzo, Terza edizione riveduta e variata, con l'appendice del racconto inedito, con gli stessi personaggi, IL FU D'AIAZZO Copyright © di Guido Pagliarino - Tutti i diritti appartengono all'autore
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Leggi la presentazione Leggi il parere di Giorgio Bárberi Squarotti sulla prima stesura del romanzo, pubblicata sotto il titolo "Il Poeta e il committente" Leggi la recensione di Pacifico Topa alla prima stesura del romanzo, pubblicata sotto il titolo "Il poeta e il committente" Leggi la presentazione di quest'opera, di Sandro Gros Pietro, sulla rivista Vernice n. 55 anno XXIV 2018
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ISBN E-book distribuito da Tektime 9788873042013
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ISBN Libro diistribuito da Tektime 9788873042020 I libri di Guido Pagliarino sono anche nelle librerie UB!K: cerca Vedi l'ubicazione delle librerie UB!K
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ISBN Libro distribuito da Amazon 978-1704435930
ISBN 9788862230674 Prima edizione del romanzo (Fuori Catalogo) pubblicato, in questa prima stesura, solo in libro cartaceo La prima stesura del romanzo, intitolata "Il Poeta e il committente", fu Finalista (Targa del Sindaco di Novara) al Concorso Letterario Mario Pannunzio 2003 dell'omonimo Centro Studi
e inoltre si classificò al secondo posto al Premio internazionale Calliope 2007
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Nuova edizione, riveduta e variata, del romanzo del 1992 “Il metro dell’Amore Tossico” (intitolato in prima edizione “Il Poeta e il Committente”):
Il Metro dell'amore tossico
Ranieri Velli, poeta torinese, rientrando a casa in un giorno di luglio del 1969 trova in buca una lettera, spedita da New York, che gli comunica l’assegnazione di un ricco premio letterario per la sua opera poetica tradotta negli Stati Uniti. Poco dopo sono perpetrati attentati alla sua vita, ammantati da incidenti, senza esito grazie alla capacità atletica e all'abilità marziale del bersaglio. Forse s'è trattato di tentativi di vendetta da parte d'uno dei tanti delinquenti che Ranieri, già funzionario di Polizia, aveva assicurato alla giustizia prima di dimettersi? O, com’egli giunge a sospettare, proprio in quel premio letterario va cercato il movente? O ancor più sorprendentemente, può esser motivo una silloge di sue poesie da poco stampata del tutto a sua insaputa? Volato a New York per la premiazione, Velli è accolto all’aeroporto Kennedy da una giovane italo-americana, Norma Costante, carnale bellezza che è stata incaricata dalla Fondazione Valente, organizzatrice del premio, di assisterlo come interprete e accompagnatrice. Ella, prossima al divorzio dal marito, pittore bisessuale che l’ha tradita abbandonandosi a orge con propri modelli e modelle, pare innamorarsi appassionatamente di lui mentre Ranieri, di sicuro, se ne accende; ma un fatto amaro emergerà dal passato della sensuale signora. Nel frattempo anche in America qualcuno tenta, più volte, d’uccidere il poeta, sempre mascherando i propri tentativi criminosi da fortuiti incidenti; e se Ranieri riesce ancora a sfuggire alla morte, ne sono tuttavia colpite altre persone, per primo John Crispy, grosso broker statunitense che manovra la finanza internazionale e amministra le sostanze di Donald Montgomery, giovane direttore dell’FBI di New York dal carattere algido, che si rivelerà peraltro un erotomane; questi è candidato dal proprio partito al Senato degli Stati Uniti: egli forse odia il proprio amministratore perché è prossimo a sposare sua madre, la donna più ricca d’America, mirando verosimilmente a contendere a Donald l’eredità della donna. Un fatto appare a un certo punto sicuro, che il poeta è divenuto, suo malgrado, una pedina d’un gioco di scacchi criminale internazionale che riguarda in particolare l'Italia, Paese peraltro preda, in quell’anno 1969, di violenze sociali e disordini civili. Numerosi sono i colpi di scena nel corso del romanzo, fra l’altro persone credute defunte riappaiono in scena vive, mentre figure ritenute oneste si rivelano viscide e nichiliste. La soluzione del caso arriverà solo verso la fine quando il poeta, salvato all’ultimo momento dal vice questore Vittorio D’Aiazzo suo fraterno amico, sarà rapito e brutalmente seviziato dall'imprevedibile artefice del colossale piano criminoso.
Il fu D’Aiazzo
In appendice si può leggere il racconto, finora inedito, “Il fu D’Aiazzo”, le cui vicende riguardano i medesimi protagonisti Velli e D’Aiazzo e sono di poco successive a quelle del romanzo: I mezzi di comunicazione annunciano che il vice questore Vittorio D’Aiazzo è stato assassinato; la vittima, in base a forti indizi, appare essere, contro ogni aspettativa di chi lo frequentava nel suo ambiente torinese, e anzitutto dell’amico Velli, un individuo dalla doppia personalità, onestissimo funzionario della Questura di Torino e viscido delinquente in quella di Napoli, sua città natale. Ranieri Velli non si dà pace e inizia a indagare.