Il romanzo di Guido
Pagliarino dal titolo
“Il terrore
privato, il terrore politico” Casa Editrice GDS (pagg. 181 Euro 14,00)
ha tutti gli attributi di un romanzo giallo: distacco dal racconto dei
fatti, tensione che va in crescendo man mano che procede la lettura,
fatti pubblici che si intrecciano con quelli privati dei vari interpreti
e, come di consueto, il colpevole è sempre una persona insospettata.
Queste le caratteristiche di quest’opera che avvince sin dall’inizio,
con un incedere incalzante che parte subito con il susseguirsi di una
serie di omicidi efferati compiuti con il medesimo meccanismo
agghiacciante. Dopo un anno dal primo lavoro “Vittorio il barbuto”
Pagliarino approfondisce l’argomento che vede gli stessi interpreti e
scrivo un romanzo con una sobrietà, padronanza del linguaggio e stile
asciutto che lo contraddistinguono. Un romanzo che si snoda all’inizio
del 2000 dove le ricerche riguardo al Mostro dell’orecchio si infiltrano
anche nella Torino delle messe nere e nei resti del terrorismo che aveva
imperversato fino a vent’anni prima. Acquistabile nelle migliori
librerie.
Nadia
Sussetto
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