Puntuale
come un appuntamento di
qualche apprezzata serie televisiva,
esce questo nuovo giallo
di Guido Pagliarino, imperniato sulla
già collaudata coppia Velli-D'Aiazzo,
compagni di indagini in
quel di Torino. Dopo i precedenti I
l m o s t r o a tre b r a c c i a e I s
a t a n a s s i d i T o r i n o e
Vittorio il b a r bu
t o , ritroviamo l'ormai
questore emerito
Vittorio D'Aiazzo e i l giornalista
Ranieri Velli, sua "spalla"
investigativa nonché voce narrante,
nel fatidico anno duemila,
coinvolti in uno spinoso caso
di delitti a catena, opera di un
serial killer che ama infilzare l'orecchio
delle sue vittime con un acuminato punteruolo.
Tra
indizi che richiamano il mondo delle sette sataniche oppure,
più
prosaicamente, le lotte sindacali e il terrorismo politico
del
precedente ventennio, si snoda l'indagine che, tra
inquietanti
sospetti, crisi di identità, annotazioni psicologiche,
raggiunge
il suo acme risolutivo nello spiazzante svelamento
finale,
che ha come appendice proprio la morte del questore
D'Aiazzo, già preannunciata in apertura al libro.
Con
la consueta padronanza di costruzione del p l o t narrativo,
Pagliarino
tesse una storia densa di ramificazioni e di
robuste
ambientazioni di cronaca, servendosi inoltre del
doppio
registro narrativo del racconto primario e del documento
giornalistico,
in un interessante contrappunto di stili e
prospettive, costantemente interagenti; concisione e rapidità rimangono due dei suoi migliori pregi, insieme alla vivacità
dei
dialoghi, che danno carattere e tono ai numerosi
personaggi
della trama.
Daniela
Monreale
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